Concorso Plesso scolastico 'Mario Lodi'

Concorso Plesso scolastico ‘Mario Lodi’

Il progetto si propone di costruire un edificio capace di proporsi come elemento chiaro nella sua articolazione, definito nel contesto e ordinatore del tessuto edilizio esistente. Al tempo stesso la nuova scuola è capace di aprirsi alla città, creando un asse visivo e funzionale di collegamento ai giardini pubblici, in modo tuttavia differenziato, negli accessi e nelle opportunità di apertura e chiusura delle sue diverse entità funzionali. La nuova scuola si articola in una corte giardino, spazio protetto per il gioco dei bambini, che può trasformarsi in spazio semi pubblico per manifestazioni e avvenimenti cittadini, grazie agli accessi esterni da ovest. La zona di gioco coperta e la zona di welcoming sono integrate in un grande spazio vetrato, aperto su due livelli, creato in continuità con via Spontini. Questo blocco di tre piani può essere chiuso, nelle giornate di scuola tradizionale, oppure aperto ai genitori, durante attività scolastiche organizzate, o addirittura a tutta la cittadinanza. Nel caso di eventi dedicati alla cittadinanza lo spazio delle aule può essere chiuso e può invece essere resa fruibile la palestra, i laboratori, la segreteria, a seconda delle esigenze. Questa flessibilità d’uso, garantita dall’indipendenza funzionale, è alla base della concezione la nuova scuola come edificio istituzionale aperto e a servizio della comunità. La più evidente applicazione di questa filosofia progettuale di integrazione e indipendenza si ritrova nell’auditorium. La scalinata centrale di dimensioni generose, che unisce i due livelli dell’atrio di ingresso, è uno spazio di seduta informale per momenti di attività fuori delle classi e di ricreazione.

La presenza delle sedute estraibili integrate negli scalini e delle pareti in legno pieghevoli permette tuttavia di trasformare questo spazio in un auditorium provvisto di servizi autonomi, da utilizzare nei momenti di avvenimenti più ufficiali. I percorsi sono stati studiati in modo da garantire in entrambe le modalità la possibilità di utilizzo di tutte le altre parti della scuola.

L’edificio proposto, oltre alle già citate qualità di indipendenza e flessibilità degli spazi, si caratterizza per la qualità degli ambienti proposti:
• tutte le aule affacciano su una zona interna verde, con ampie finestre e adeguata protezione dal soleggiamento diretto;
• l’atrio centrale è un ambiente flessibile e altamente illuminato, ideale per il gioco e le attività informali;
• la mensa è integrata formalmente ma indipendente e separata dalle aule;
• le aule hanno forma regolare e sono provviste di pareti mobili che permettono di unirle a due a due;
• gli spazi per le attività integrative e inter-ciclo sono ampi e regolari e garantiscono la massima flessibilità;
• gli spazi del prefabbricato esistente sono utilizzati per servizi della palestra e i laboratori, in modo da uniformare la qualità degli spazi dedicati ad ogni classe;
• l’aula insegnanti e gli spazi per il personale ATA sono posizionati in modo baricentrico nella scuola, trasparenti e luminosi, al fine di riconoscere il valore di tutte le figure della comunità scolastica;
• l’accesso principale è chiaro e ben riconoscibile e può essere utilizzato come unico oppure integrandolo con l’accesso sud, a seconda delle esigenze.

L’ architettura della nuova scuola si caratterizza per la regolarità degli elementi strutturali verticali in legno che scandiscono il ritmo di un lungo corpo di fabbrica, interrotto da superfici vetrate che
corrispondono a punti nodali degli spazi comuni e della circolazione verticale. La struttura realizzata in legno lamellare è coerente con i principi della bioedilizia e permette una uniformità formale, ma al tempo stesso la possibilità di variazione nelle diverse facciate. Questa apparente
uniformità di trattamento, infatti, nasconde una attenta analisi del soleggiamento delle superfici di facciata e delle necessità di privacy delle funzioni. La facciata infatti si declina i quattro varianti:
• brise soleil verticali, utilizzati ai fin di di garantire la massima privacy interna, alla luce della presenza dei minori;
• facciata “spessa” con aggetto pronunciato, per le aule del corpo nord che si affacciano nel cortile centrale, in modo da impedire un soleggiamento diretto senza rinunciare all’affaccio sul verde della corte;
• una maglia regolare che si antepone all’edificio esistente prefabbricato, in modo da integrarlo visivamente oltre che funzionalmente;
• una facciata regolare senza ombreggiamenti, per le aule che si affacciano a nord sulla corte.